Abstract

L'Infant research ha ampiamente dimostrato l’importanza e gli effetti che le interazioni precoci hanno sullo sviluppo mentale del bambino (Stern, 1985; Tronick Tronick, 1989; Emde, 1985; Greenspan, 1997). Nell’ambito dello sviluppo atipico (SA) diversi studi mettono in luce la presenza di alterazioni precoci della sfera interattiva genitore bambino che hanno una ricaduta negativa sullo sviluppo mentale del bambino, già in parte compromesso dai deficit neurobiologici (Dawson, Hill, Spencer, Galpert, & Waston, 1990; Doussard-Rossevelt, Bazhenova, & Porges, 2003; Hodapp, 2002; Kasari, Sigman, Mundy & Yirimiya, 1988; Venuti, Esposito, 2008; Venuti, de Falco, Esposito, Bentenuto, Villotti & Bornstein, 2008; de Falco, Cimmino, La Femina & Venuti, 2008). Scopo generale dello studio è la verifica degli effetti di un intervento genitore bambino con SA il cui obiettivo è la promozione di una modalità interattiva maggiormente sincronica e responsiva. In particolare si intende indagare gli effetti del trattamento su tre aree specifiche: l’interazione genitore bambino, le rappresentazioni del genitore e lo sviluppo del bambino. Lo studio è stato condotto su quattro diadi genitore bambino con SA, con età compresa tra i 30 e i 54 mesi. Due bambini hanno una diagnosi di Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (PDD) e uno di Ritardo Mentale (RM). La ricerca è stata effettuata mediante il disegno sperimentale su singolo soggetto senza gruppo di controllo. Per valutare degli effetti del cambiamento nelle tre aree indagate sono state applicate diverse misure pre e post trattamento e misure osservative ripetute nel tempo. Per tutte le misure ripetute sono state calcolati i livelli di attendibilità sul 33% delle osservazioni attraverso il test k di Cohen. L’analisi degli andamenti delle sedute mettono in evidenza la presenza di incrementi percentuali significativi in diverse aree indagate. In particolare, si è rilevato l’aumento del livello di disponibilità emotiva e di sincronia della diade; un aumento delle attribuzioni positive rispetto al proprio figlio e alle capacità genitoriali; infine, rispetto allo sviluppo del bambino si è registrato un aumento del livello di autoregolazione e di intenzionalità sebbene in misura diversa nei tre soggetti.