La disciplina giuridica dei rapporti finanziari tra governo centrale ed enti territoriali in Italia e nel Regno Unito

Guella, Flavio (2010) La disciplina giuridica dei rapporti finanziari tra governo centrale ed enti territoriali in Italia e nel Regno Unito. PhD thesis, University of Trento.

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Abstract

Il tema della disciplina giuridica dei rapporti in materia finanziaria tra Governo centrale ed enti territoriali all’interno degli Stati composti viene analizzato, in una prospettiva prevalentemente giurisprudenziale, con riferimento alle esperienze dell’ordinamento giuridico italiano e del Regno Unito. Entrambi gli ordinamenti presentano, in tale settore, una struttura di ripartizione del territorio in enti autonomi caratterizzata da un elevato grado di differenziazione, e con collocazione ai vari livelli di governo di soggetti istituzionali dotati di disomogenei ambiti di autonomia e di potestà, anche finanziaria. Di volta in volta, in rapporto diretto con lo Stato – per quanto concerne il trasferimento e la gestione delle risorse proprie – si rinvengono Regioni ed Amministrazioni Devolute dotate di propria potestà legislativa ovvero enti locali che (nel rispetto del principio di legalità o di Rule of Law) comunque dialogano direttamente con il potere legislativo, con conseguenti differenti attitudini nel controllo (anche giurisdizionale) del riparto di competenze, nonché di responsabilità di spesa. E pertanto la selezione delle amministrazioni territoriali che si rapportano direttamente ed in modo più problematico con il livello centrale di governo è diversa nei due ordinamenti. Le Regioni italiane grazie alla possibilità di accesso diretto alla Corte costituzionale rivestono infatti un ruolo preponderante nell’analisi, che fa passare in secondo piano e diventare (relativamente) accessorio all’excursus della giurisprudenza più significativa il ruolo degli enti locali; d’altro lato, invece, le garanzie per la devolution nel Regno Unito sono state configurate prevalentemente secondo gli schemi delle relazioni politiche e con strumenti di Soft Law, con conseguente assenza di una vera conflittualità in sede giurisdizionale, mentre al contrario il Local Government inglese, che si rapporta comunque direttamente e senza mediazioni con il Governo, ha conosciuto fasi di acuta frizione in tema di difesa della propria autonomia finanziaria dall’attività di indirizzo centrale, sfociate anche nell’impiego degli strumenti di tutela giurisdizionale. Le differenze sussistenti tra i due ordinamento rendono d’altra parte la comparazione degli stessi di particolare interesse. Non solo l’appartenenza alle diverse famiglie di Civil Law e Common Law, ma piuttosto la presenza di una Costituzione rigida e garantita nell’un sistema, e un’applicazione rigorosa del principio di Supremacy of Parliament nell’altro, evidenziano la differenza di atteggiamento delle corti nella risoluzione delle controversie attinenti la distribuzione territoriale delle risorse, con differenti modalità – anche nella pratica – quanto alla garanzia dell’effettivo rispetto dell’autonomia territoriale. Inoltre, un sistema a diritto amministrativo avanzato conforma diversamente la sfera delle attribuzioni finanziarie degli enti pubblici territoriali rispetto ad un ordinamento in cui – specie nel corso degli ultimi anni – è divenuto frequente l’utilizzo di moduli privatistici nella PA, anche ed a maggior ragione nella gestione della finanza pubblica. Il controllo giurisdizionale svolto in materia di gestione dei trasferimenti erariali, così come nel coordinamento di un sistema di tributi propri con il sistema finanziario nazionale, risente di conseguenza del diverso atteggiarsi della posizione costituzionale degli enti territoriali nei due ordinamenti, fermo comunque un comune atteggiamento di deferenza verso gli spazi della discrezionalità politica, che si esprime nel parametro di ragionevolezza come applicato nelle varie pronunce relative alle pretese ingerenze statali nella gestione della finanza locale. E proprio l’esame della giurisprudenza – ove presente – costituisce il terreno di analisi privilegiato nella materia, l’effettiva definizione del confine tra legittimo esercizio di poteri di coordinamento finanziario statali ed indebita ingerenza all’interno delle sfere di autonomia finanziaria degli enti territoriali costituendo infatti – più che un oggetto affidato alla definizione legislativa, e quindi nelle mani di uno dei due soggetti interessati – un problema di bilanciamento risolvibile sulla base di principi e valori fondamentali, di autonomia da un lato e solidarietà dall’altro, applicati di volta in volta – in concreto – dai giudici, sulla base di una scelta costituzionale preesistente e da attuarsi con scelte politiche ed amministrative.

Item Type:Doctoral Thesis (PhD)
Doctoral School:Comparative and European Legal Studies
PhD Cycle:XXII
Subjects:Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/21 DIRITTO PUBBLICO COMPARATO
Repository Staff approval on:05 May 2010 12:46

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