Festa, Giuseppe (2011) Ri-formare il maschile: la strutturazione culturale contemporanea dell'identità  maschile e la rappresentazione delle sue forme eccentriche in The Beast in the Jungle di Henry James, The Secret Sharer di Joseph Conrad e L'Immoraliste di André Gide. PhD thesis, University of Trento.
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Abstract
Il presente lavoro è suddiviso in due macro-aree, ognuna delle quali sviluppa un'ulteriore segmentazione in capitoli. La prima macro-area tematizza la maschilità  da un punto di vista eminentemente teorico e si coagula intorno a diverse unità  concettuali problematiche quali la costruzione e la rappresentazione dell'identità maschile, del genere (gender) e della performance, cercando, così, di circoscrivere l'oggetto di studio della vasta disciplina nota al mondo accademico anglosassone col nome di Men's Studies, la quale sta godendo di una crescente visibilità . Gli strumenti epistemologici interdisciplinari utilizzati per avvicinarsi al complesso mondo della maschilità  provengono in larga parte dal pensiero femminista, le cui intuizioni teoriche hanno consentito di gettare le basi concettuali adatte a un'indagine sul maschile che permettesse di abbattere il tradizionale silenzio degli uomini sugli uomini. Il potere maschile, infatti, si sempre sottratto alle negoziazioni identitarie e si è appropriato indebitamente del discorso storiografico pubblico, imponendo il suo punto di vista come l'unica pratica epistemologica accettabile. Grazie agli spunti di riflessione offerti dei principali esponenti della disciplina (Raewyn Connell, Harry Brod, Michael Kimmel solo per citarne alcuni) si cercherà  di evidenziare le complessità legate alla discussione dell'identità maschile, alla costituzione e alle modalità  performative della stessa. Nonostante la situazione di indubbio vantaggio socio-politico nella quale si trovano gli uomini - ma sarebbe più corretto specificare gli esponenti della cosiddetta "maschilità egemonica": bianca, occidentale, benestante, eterosessuale - diventare uomini sembra un processo faticoso che prevede un sempre maggiore scorporamento dall'elemento femminile con il quale ogni uomo si trova in una naturale simbiosi nel momento della nascita. Essere maschi si rivela in molti casi un percorso oppositivo, traumatico e doloroso, di allontanamento dalla femminilità : ciò che è proprio dell'identità maschile, in opposizione all'identità femminile, ha sede esattamente nella differenziazione e nella separazione dal materno. L'identità maschile sembra, più di quella femminile, un obiettivo da raggiungere, un traguardo che l'uomo ottiene dimostrando a se stesso e alla società di non essere un bebé, una donna, un omosessuale. La forte componente normativa della maschilità egemonica produce l'esclusione degli uomini che non esibiscono dei tratti tradizionalmente "virili": su questa base, la seconda macro-area è legata all'analisi testuale di tre racconti, scritti a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, i cui protagonisti esplorano dei percorsi eccentrici di maschilità e di desiderio maschile. La rappresentazione di un'identità che sembra allontanarsi dalle rigide e monolitiche pratiche di genere egemoniche dell'epoca presenta delle evidenti criticità . The Beast in the Jungle (1903) di Henry James evidenzia la precarietà dei costrutti convenzionali della maschilità  tradizionale, rappresentando l'angoscia esistenziale ed emotiva di un uomo incapace di amare la donna con la quale decide di condividere la propria vita e il peso oppressivo delle rigide e prescrittive strutturazioni identitarie di genere operate tacitamente dalle istituzioni sociali in cui il protagonista si trova a vivere e che gli impongono una continua dissimulazione. Marcher è un anti-eroe terrorizzato dall'esplorazione della propria sfera intima: attraverso il suo protagonista, James sperimenta una nuova forma di desiderio maschile che suggerisce interessanti orizzonti interpretativi della novella in un'ottica di genere. L'identitàmaschile di Marcher non percorre i consueti binari della maschilità egemonica eterosessuale: il posizionamento della sua soggettività maschile, così faticosamente ricercata nel corso della narrazione, si traduce nel racconto di una strutturazione identitaria complessa e sofferta, poiché disancorata da un orizzonte di desiderio condiviso dalla società dell'epoca. Oltre a infrangere un imperativo morale (non riuscire a provare passione per qualcuno che lo ama), Marcher si scontra anche con le aspettative sociali che lo vorrebbero impegnato con una donna in un legame eterosessuale stabile e codificato socio-culturalmente. Attraverso i modelli espressivi della preterizione e della perifrasi, che postulano il desiderio eccentrico come indicibile e innominabile, James riesce a strutturare e a rappresentare i dubbi, le sofferenze e le lacerazioni di un'identità maschile non ortodossa. The Secret Sharer (1909), celebre racconto di Joseph Conrad, raffigura un microcosmo maschile nel quale il desiderio del capitano nei confronti del giovane fuggitivo che nasconde nella propria cabina porterà a un progressivo allontanamento dalla rigida giurisprudenza marittima, simbolo di un regime identitario patriarcale apparentemente inscalfibile. Ancora una volta, la poetica dell'indicibile permette di alludere a un'eccentricità di genere la cui piena espressione si sarebbe rivelata irrappresentabile. Attraverso la rappresentazione di uomini fragili, irrequieti, a volte codardi e capaci di azioni riprovevoli, Conrad mette in discussione le convenzioni narrative e contenutistiche che costituiscono tradizionalmente l'impianto strutturale della letteratura d'avventura per ragazzi, e, indirettamente, sembra voler rappresentare il conflitto tra la ripetizione di una maschilità vittoriana antiquata e oppressiva e l'articolazione sperimentale di nuove forme eccentriche del desiderio maschile. Conrad attacca un'ideologia di genere fortemente prescrittiva, ponendo sotto scrutinio la normatività di certi tratti ideali maschili. Vari elementi testuali contribuiscono a corroborare una lettura di The Secret Sharer come (anche) la storia di un'esplorazione momentanea di una forma d'identità maschile non conforme all'ortodossia vittoriana e la rappresentazione di piaceri fissati in un istante narrativo al di fuori delle coordinate sociali della spazialità e della temporalità . L'irruzione improvvisa del corpo nudo di Leggatt produrrà una tortuosa deviazione dai canonici percorsi formativi ed esperienziali di un ragazzo che si appresta a diventare uomo a bordo della propria nave, problematizzando quel "compito assegnato" dalla società alla sua esistenza, simboleggiato dal corpo (femminile) della nave che egli dovrà dimostrare di saper controllare e guidare. Sebbene non vi sia uno spazio pubblico e visibile per la maschilità eccentrica, Conrad sembra, tuttavia, permetterle una forma di sopravvivenza, pur anticipando, con una sensibilità che è stata definita proto-modernista, la crisi irreversibile in cui verserà la maschilità occidentale dalla prima guerra mondiale in poi e che trae le sue radici storico-culturali dalla rigida normatività vittoriana di genere, invocata dalle politiche imperialiste e rappresentata emblematicamente dai canoni, dalle convenzioni letterarie e dalle relazioni di genere della narrativa d'avventura per ragazzi, specchio di un mondo ormai in declino. L'Immoraliste (1902), opera giovanile di Andrè Gide, descrive la riscoperta e la reinvenzione dell'antieroe in seguito a una lunga malattia. Michel, il protagonista, arriva a una definizione del proprio sé maschile attraverso il rifiuto della categoria egemonica di maschilità diffusa nella Francia fin de siècle. Gide illustra la possibilità di rappresentare delle forme non convenzionali di maschilità plurali: in seguito all'accettazione della propria identità più autentica, Michel è colpito da una malattia che lo porta quasi alla morte. Metaforicamente, a morire sarà la vecchia identità maschile di Michel, intossicato dai condizionamenti sociali che lo avevano intrappolato in una maschilità normativa e che erano fonte di enorme disagio esistenziale. Gide riesce a descrivere magistralmente le complesse traiettorie della psicologia del suo protagonista, immerso in un percorso faticoso di ricerca della propria identità maschile più autentica attraverso processi di auto-affermazione, di regressione, di sgretolamenti, di disagio esistenziale e di malattia. Attraverso la ricerca dei margini di possibilità e impossibilità di esplorare i confini simbolici tra la moralità , l'abiezione e il privilegio coloniale, Gide sembra voler delineare un profilo di identità maschile alternativo a quello egemonico e tradizionale, rappresentando una soggettività maschile diversa da quella ritenuta accettabile dalla classe borghese privilegiata nella Francia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. L'obiettivo di questo lavoro consiste nel dimostrare come le categorie di genere così come ci sono state trasmesse soffrano di un'evidente precarietà ; in particolare, l'identità maschile sembra essere un'entità ideale, monolitica, a volte opprimente, con una forte componente normativa, sempre più lontana dalla vita e dai corpi di molti uomini. I testi analizzati mostrano come già un secolo fa la costruzione egemonica del genere si rivelasse inadeguata e come gli autori si muovessero nella direzione di un ripensamento delle categorie della maschilità convenzionale e di una sperimentazione di nuove forme del sentire, verso ciò che si potrebbe definire, non senza una dovuta prudenza, una nuova scrittura maschile.
Item Type: | Doctoral Thesis (PhD) |
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Doctoral School: | Comparative Literatures and Linguistic Studies (till the a.y. 2006-07, 22nd cycle) |
PhD Cycle: | XXII |
Subjects: | Area 10 - Scienze dell'antichità , filologico-letterarie e storico-artistiche > L-LIN/11 LINGUE E LETTERATURE ANGLO-AMERICANE Area 10 - Scienze dell'antichità , filologico-letterarie e storico-artistiche > L-LIN/12 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE Area 10 - Scienze dell'antichità , filologico-letterarie e storico-artistiche > L-LIN/10 LETTERATURA INGLESE |
Repository Staff approval on: | 29 Mar 2011 09:56 |
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